E' un paradosso come in Italia, in un momento come questo, i nostri parlamentari, continuano a fare "Politica" con discorsi di destra e sinistra, anzichè unirsi e trovare soluzioni per affrontare questo problema. La maggioranza ha indubbiamente commesso qualche errore ma con un emergenza tale sarebbe stato praticamente impossibile non commetterne. Nessuno era realmente preparato a tutto questo e, probabilmente, ancora non lo siamo. Oggi la Politica, prima di ogni cittadino, dovrebbe mettersi a lavoro ed evitare inutili polemiche confusionarie, come ad esempio uno dei leader dell'opposizione che un giorno dice chiudiamo, poi apriamo, poi chiudiamo di nuovo.
E' chiaro che c'è confusione ovunque, poichè si tratta di un avvenimento storico e nessuno avrebbe potuto fare più di quanto sta facendo questo governo, tant'è che l'organizzazione mondiale della sanità si è complimentata con l'Italia. Oggi, però, servono fondi, servono soldi e non proposte da Bar.
Bisogna capire dove reperirli e la politica, più di ogni altro, dovrebbe muoversi in questo senso. D'altronde sono pagati dagli italiani per risolvere i problemi, che siano di maggioranza o di opposizione percepiscono tutti un lauto stipendio e allora forse bisognerebbe iniziare da li. Tagli alla politica subito e donazioni di parte degli stipendi di tutti i parlamentari e senatori. L'unico che si è mosso in questo senso, per il momento, è come al solito il Movimento 5 Stelle che da sempre ha restituito parte degli stipendi alle cause di maggior interesse nazionale, in questo caso il Movimento ha deciso di destinare ben 3 milioni di euro di quelle restituzioni per l'acquisto di attrezzature per la terapia intensiva e altro materiale sanitario occorrente a far fronte all’emergenza.
Se la maggior parte della politica rimane a guardare, gli italiani iniziano a muoversi e con loro anche i loro beniamini del mondo del calcio, dello spettacolo e della moda. Tantissimi i milioni già raccolti nelle varie campagne aperte soprattutto sul canale GoFundMe, piattaforma americana che si occupa di raccolte fondi di ogni genere. Tanti sono anche i big del mondo dello sport e dello spettacolo che si sono mossi, tantissimi i calciatori, ma altrettante anche le società con Inter e Milan che hanno aperto le strade.
I tifosi dell’Atalanta hanno destinato la quota pullman che sarebbe servita per andare a vedere la partita contro l’Udinese di fine marzo e rimborsi dei biglietti della gara di Valencia all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. Tra gli altri, di successo la raccolta avviata da Chiara Ferragni e Fedez che ha già superato i 3 milioni di euro di donazioni. Anche il mondo della moda si è mosso in questo senso con Dolce&Gabbana ha finanziato un progetto di ricerca sviluppato da Humanitas University in collaborazione con i virologi dell’Ospedale San Raffaele di Milano; Bulgari ha donato un nuovo microscopio 3D all’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, mentre Giorgio Armani ha stanziato 1 milione e 250 mila euro per gli ospedali Sacco, Istituto dei tumori, San Raffaele, Spallanzani (Roma ) e per finanziare la protezione civile. Anche Etro ha fatto una donazione al laboratorio di virologia dell’Ospedale Sacco per la lotta al coronavirus, coinvolgendo una serie di influencer e celebrity in una campagna virtuale.
Anche la Banca Intesa Sanpaolo si è dichiarata pronta a mettere mano al portafoglio e starebbe valutando una donazione di €100 milioni per affrontare l’emergenza sanitaria COVID-19 e erogare finanziamenti fino a €5 miliardi alle famiglie e imprese che devono affrontare problemi di liquidità per effetto del virus.
E' chiaro che con le solo raccolte non si risolveranno i problema, serve un aiuto concreto dallo stato, dall'Europa e da chiunque ne abbia i titoli.