Il Partito Democratico di Isola Capo Rizzuto ci ricasca, si autodistrugge con le sue mani con il solito masochismo proprio ora che sembrava finalmente aver trovato un gruppo di giovani forti e coesi, soprattutto con una giunta composta quasi per intero da iscritti al Partito. Purtroppo, come succede da anni, quando qualcuno inizia a perdere qualcosa o non ottenere ciò che vuole gli equilibri si rompono, cosi come successo in questa occasione ma come era successo anche ai tempi della Giunta Girasole, anche allora il PD chiese le dimissioni del Sindaco per una questione si importante, ma non certo da chiederne le dimissioni.
Quella stessa Girasole che oggi fa parte del Gruppo che chiede le dimissioni del primo cittadino senza un motivo concreto "perchè in paese ci sono le buche", insomma un intreccio contorto che, come al solito, rimanda il partito in crisi e mette in discussione la posizione del neo segretario Andrea Filici che non ha saputo intermediare tra le parti e, anzi, ha calcato la mano facendo uscire dal partito, di colpo, ben 35 elementi e la lista potrebbe anche allungarsi nelle prossime ore.
Di seguito ecco la nota dei dimissionari:
Il sindaco (PD) Maria Grazia Vittimberga e l’intero gruppo dell’Amministrazione Comunale, dirigenti stortici del partito, una parte dell’attuale gruppo dirigente e tanti simpatizzanti, hanno deciso di prendere le distanze e/o autosospendersi da incarichi/cariche ricoperte all’interno del partito.
La decisione drastica presa dai firmatari del documento, è avvenuta a seguito della nota stampa in cui il segretario di circolo Andrea Filice ha chiesto le “dimissioni del sindaco e dell’intera giunta” ma soprattutto, dopo l’ultima seduta del Consiglio Comunale, in cui Gaspare Cavaliere (consigliere e vice segretario provinciale del partito), ha attaccato pesantemente l’intera amministrazione comunale.
In un territorio difficile, con gravi problemi democratici e di sicurezza civile, invece di supportare quel percorso avviato insieme con la candidatura e la successiva elezione, si pensa ad infangare il sindaco, gli amministratori ed i consiglieri, che hanno deciso di sacrificare una parte della vita personale per dedicarla al rilancio dell’intera comunità dopo vicissitudini giudiziarie e commissariali che hanno lacerato un tessuto sociale già compromesso.
Non ci ritroviamo con questo modo di gestire il Partito Democratico a tutti i livelli, ma soprattutto non accettiamo e non tolleriamo attacchi distruttivi che puntano a bloccare l’attività di cambiamento intrapresa con grande sacrificio. Un partito che punta a rafforzarsi ed a raggiungere l’unità nella teoria ma che nei fatti utilizza le “epurazioni” per rafforzare il proprio gruppo.
La città di Isola di Capo Rizzuto, territorio strategico dal punto di vista economico in ambito provinciale e regionale, ha bisogno di continuità amministrativa e non di atti di irresponsabilità che espongono l’unica amministrazione comunale progressista ad attacchi indiscriminati.
Prendere le distanze dal PD per quanto decisione sofferta, ci sembra un atto dovuto fino a quando non si farà chiarezza.
Seguono firme
Maria Grazia Vittimberga
Andrea Liò
Antonia Libera Pagliuso
Santo Pullano
Dino Procopio
Nuccio Milone
Guglielmo Liò
Roberto Bianchi
Maurizio Giglio
Lucrezia Ventura
Antonio Franco
Giuseppe Mesoraca
Andrea Pennisi
Anna Morrone
Ornella Lombardo
Daniele Liò
Franco Parisi
Giovanna Pennisi
Rosaria Leone
Sharon Rocca
Zosimo Parisi
Pasqualina Mesoraca
Antonio Liò
Carmine Murica
Cristian Castiglione
Antonio Vittimberga
Marzia Marrazzo
Amalia Pullano
Angelina Nicastro
Antonella Battaglia
Domenico Liò
Giovanni Mercurio
Carmela Fiolà
Giovanni Iedà
Maurizio Mercurio